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"Questo mio lavoro fotografico risale al 1972, era il 31 marzo, la sera del Venerdì Santo, ad Assisi, quando ho cercato di condividere gli sguardi e la liturgia con chi c'era, mescolandomi tra la folla curiosa, credente, superstiziosa e inconsapevole, in questa serata di fede e di penitenza, cercando di restituire, con le immagini, l'antica tradizione, il mistero dell'essere al mondo, con quello spirito che per esistere ha bisogno di recuperare le nostre radici umanistiche e quelle spirituali del territorio (il pensiero va a san Francesco e al suo luogo sacro). Mi auguro di essere riuscito, almeno in parte, a trasmettere quel momento che ho vissuto, sbigottito, ma in uno 'stato di Grazia'." (Giorgio Cutini)